Oggi vorrei condividere con te un aspetto molto speciale della mia vita: il mio lavoro come counsellor. Sì, lo so, potrebbe sembrare strano chiamarti diario e confidarti questa parte di me, ma credo che tu possa capire davvero ciò che significa essere un counsellor.

Essere counselor è molto più di un semplice lavoro per me; è una vocazione. Ogni giorno mi alzo dal letto con la consapevolezza che potrei fare la differenza nella vita di qualcuno, offrendo un ascolto attento e un supporto empatico. Mi sento come un faro di luce nella tempesta, pronto a guidare chi ha bisogno verso un luogo di calma e comprensione.

Quando entro nel mio ufficio, mi sento come se varcassi una soglia magica. Tutto ciò che mi circonda assume un'atmosfera intimità, accettazione e riservatezza. Ogni persona che si siede di fronte a me porta con sé il proprio fardello di emozioni, pensieri e preoccupazioni. La propria storia di vita, fatta di alti e bassi, di momenti di felicità e periodi di sfide e cambiamenti. Ed è qui che inizia il mio lavoro.

Essere counsellor significa ascoltare senza giudicare e accettare senza criticare. Significa offrire uno spazio sicuro in cui le persone possono esprimere liberamente le proprie emozioni, vissuti, senza paura di essere giudicate o mal interpretate. Sono un po' come una tavoletta di salvataggio in un mare in tempesta, pronto a raccogliere le paure, le ansie e le delusioni dei miei clienti e a sostenerli mentre imparano a nuotare verso la riva della guarigione.

Il mio ruolo non è solo quello di ascoltare, ma anche di guidare e di incoraggiare, stare “insieme” alla persona che ho di fronte, nel qui e ora. Attraverso l'emissione di domande aperte, aiuto le persone a esplorare le loro stesse esperienze e a trovare le risposte dentro di sé. Non do soluzioni, ma cerco di far emergere la forza, la saggezza e potere interno nascosti nelle persone. È come piantare semi e assistere alla loro crescita, giorno dopo giorno.

Ma essere counsellor non significa solo lavorare con le emozioni negative e i problemi delle persone. Spesso, sono testimone di trasformazioni sorprendenti e vedo come i miei clienti affrontano sfide e difficoltà con coraggio e resilienza. Condivido anche momenti di felicità con loro, validando l’importanza del “permettersi” di essere felici, senza colpa ne vergogna. È un'esperienza straordinaria vedere qualcuno prendere consapevolezza del proprio potenziale e trovare il coraggio di seguire i propri sogni.

Tuttavia, ci sono anche momenti difficili. Ci sono situazioni in cui non posso fare molto per aiutare o in cui le persone non sono pronte a intraprendere il percorso del cambiamento. In quei momenti, cerco di non prendere le cose personalmente e di ricordare che ognuno ha il proprio tempo e il proprio modo di affrontare le sfide. Lavoro assieme al cliente per sentire e vivere i motivi per i quali non è pronto a fare cambiamenti, lasciando lo spazio di elaborazione necessario. È anche questo essere counsellor.

Svolgere questo lavoro richiede un costante impegno per la crescita personale e professionale. Ogni giorno cerco di imparare qualcosa di nuovo, di aggiornarmi sulle ultime scoperte scientifiche e di affinare le mie competenze. Mi rendo conto che ho ancora tanto da imparare e che la strada della conoscenza è infinita, ma ogni giorno quando mi alzo, so che sarà una giornata unica, perché io sono in costante cambiamento, cercando di essere una persona e una counsellor migliore, come la persona che mi chiede aiuto attraverso la strada del counselling 😊